appuntamenti gennaio 2011

Verso il Primo Marzo 2011
Assemblea
lunedì 31 gennaio ore 21
in corso Ferrucci 65a

Primo marzo 2010. Sono tante le immagini di quella giornata stampate nella nostra memoria. Quella della gente che vaga stupita tra le poche bancarelle aperte in una Porta Palazzo quasi vuota. Porta Palazzo, il mercato all’aperto più grande d’Europa, ha fatto sciopero: i venditori e i migranti addetti al montaggio delle bancarelle hanno incrociato le braccia. Oltre il 90% le adesioni a questa giornata di lotta.
L’altro fermo immagine di quel primo marzo è alla stazione di Porta Nuova, dove le persone hanno iniziato ad affluire ben prima dell’ora fissata per l’inizio della manifestazione. Poi il fermo vigliacco di Idrissa, un giovane senegalese portato via dalla Polfer mentre si stava dirigendo al corteo, la rabbia per le vie di San Salvario, il blocco ad oltranza davanti alla stazione per chiederne il rilascio, la gioia per la sua liberazione quando Idrissa è tornato tra noi, perché migliaia di persone non si sono scoraggiate, non hanno abbassato la testa, resistendo per ore contro uno dei tanti soprusi quotidiani, che segnano la vita degli immigrati.

A un anno da quella giornata di lotta e di orgoglio sono tante le ragioni per riempire – italiani ed immigrati insieme – strade e piazze, ma dopo quel corteo la capacità di rimetterci in moto non sempre è stata adeguata alle sfide che una realtà sociale sempre più dura ci imponeva. Nell’estate del 2010, la rete antirazzista 10 luglio, costituitasi per dare vita a una giornata contro la vergogna dei CIE, ha saputo, dopo il corteo, innescare momenti di lotta significativi, culminati nel presidio permanente di solidarietà con un ragazzo tunisino salito sul tetto di una sezione del CIE per tentare di evitare il rimpatrio.Incontriamoci lunedì 31 gennaio alle ore 21 in corso Ferrucci 65/a.Rete 10 luglio antirazzista

Nell’autunno la rete si è mossa ancora, riempiendo di idee, musica convivialità una prima piazza antirazzista a S. Salvario. Sul fronte della sanatoria truffa ha costruito insieme ad altre realtà cittadine un presidio (24 novembre) ed un corteo perché a nessuno sia negata la possibilità di vivere nel nostro paese (27 novembre). Momenti di lotta importanti che tuttavia non hanno saputo innescare una resistenza tale da mettere in difficoltà un governo che, lo sappiamo bene, non è disposto a fare sconti a nessuno. La durissima repressione che ha investito gli immigrati e gli antirazzisti bresciani e milanesi quest’autunno è il segno che occorre maggiore impegno e sempre maggiore coordinamento nelle lotte per riuscire a dare un segnale forte.
A Brescia e Milano gli immigrati torinesi hanno comunque guardato con attenzione, senza però riuscire a eguagliarne la capacità organizzativa e il protagonismo. Eppure le ragioni per lottare, certo, non mancano.
La truffa della sanatoria è ben lontana dal trovare una soluzione soddisfacente; i meccanismi discriminatori che regolano l’accesso degli immigrati ai permessi di lungo soggiorno sono ormai una realtà; il razzismo di stato, con le sue derive securitarie, non accenna a placarsi; la crisi, come ci ricorda l’infame accordo di Mirafiori, morde le vite dei lavoratori e gli immigrati si ritrovano nella duplice veste di capro espiatorio per il malcontento diffuso e strumento di pressione sui diritti di tutti; i deserti del Nord Africa si riempiono di prigioni disumane grazie ad accordi bilaterali criminali; Paesi come Tunisia e Algeria sono percorsi da insurrezioni figlie della claustrofobia per frontiere ormai sigillate; della rabbia di giovani, magari laureati, la cui rosea prospettiva è di raggiungere l’agognato Occidente per svolgere sotto ricatto lavori malpagati; della disperazione di gente affamata dai colpi di coda del mercato globale.

Diamo forza e continuità alle lotte. Non permettiamo che le energie si disperdano e prevalga la rassegnazione. Incontriamoci per discutere, per confrontarci, per riprendere i ragionamenti sul significato e sulla possibilità di costruire uno sciopero, per dare vita insieme a un 1 marzo che veda ancora gli immigrati protagonisti della propria lotta.

Appuntamenti fissi
Milano
ogni mercoledì riunione del comitato antirazzista milanese
dalle 21 presso la sede della Federazione Anarchica Milanese, in viale Monza 255

Torino
ogni lunedì riunione della rete “10luglioantirazzista”
ore 18,30 in via Cecchi 21 presso radio Blackout