appuntamenti giugno 2011

25 GIUGNO
TRIESTE
DIRITTI – DIGNITA’ – LIBERTA’

CONTRO LA SANATORIA TRUFFA SCENDIAMO DI NUOVO IN STRADA

Dopo quasi due anni di lotte e ricorsi la vertenza sulla “sanatoria truffa” è giunta ad una svolta. Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione a tutti coloro che si sono opposti al rigetto delle domande di emersione dalla clandestinità a causa della cosiddetta “doppia espulsione”. Ma il Ministero dell’Interno non molla l’osso e in una recente circolare prende ancora tempo giocando sulla vita di migliaia di persone in tutta Italia.
Il 25 giugno in molte città si svolgeranno iniziative per riportare la questione nelle piazze e pretendere la chiusura positiva di questa vicenda.
Sarà un’occasione per ritrovarsi tutt* assieme: datori di lavoro, lavoratori e antirazzisti per riaffermare la nostra volontà di lottare per i diritti di tutti e contro il razzismo istituzionale.

alle ORE 18.00 fino a sera

in PIAZZA SANT’ANTONIO

Comitato Primo Marzo

primomarzo2010trieste@gmail.com
primomarzotrieste.blogspot.com

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25 GIUGNO

BOLOGNA

PRESIDIO DEI E DELLE MIGRANTI:
VOGLIAMO RISPOSTE! VOGLIAMO IL PERMESSO DI SOGGIORNO!

Mentre il ministero degli Interni continua a minacciare espulsioni e aumenta la durata della detenzione nei CIE, quasi cinque milioni di migranti che vivono e lavorano in questo paese continuano a subire il razzismo istituzionale. A causa della legge Bossi-Fini, del contratto di soggiorno per lavoro e del regime dei flussi, tutti i migranti, regolari e non, sono esposti ad un ricatto che li vorrebbe sempre schiavi di un pezzo di carta chiamato permesso di soggiorno. E’ una scelta politica, che non ha nulla a che vedere con le capacità di accoglienza dell’Italia: i migranti vivono e lavorano in questo paese da anni, come tutti gli altri. Lo testimoniano i contributi che versano all’INPS, la composizione degli asili e delle scuole, interi settori dell’economia che si reggono sul lavoro migrante. La ripetizione di una finta emergenza serve solo per nascondere questo e tenere milioni di persone sotto costante ricatto. La condizione dei migranti, che non sono liberi di scegliere il proprio lavoro né di lottare senza rischiare la clandestinità e la detenzione amministrativa, è il volto più violento della precarietà di tutti. Per questo il Coordinamento Migranti Bologna ha promosso, insieme a tante altre realtà dei migranti e antirazziste, un appello nazionale che unisca la lotta contro il razzismo istituzionale alla lotta contro la precarietà: noi rifiutiamo le divisioni che ci vengono imposte: tra regolari e irregolari, tra chi è già qui e chi è arrivato in questi mesi, tra chi ha bisogno di un permesso di soggiorno e chi no.

Il razzismo istituzionale lascia nelle mani del Ministero degli Interni, delle Prefetture e delle Questure margini di arbitrio insopportabili: lo vediamo nella gestione della sanatoria truffa del 2009 e nella gestione dei rinnovi dei permessi di soggiorno. Per questo il Coordinamento Migranti Bologna ha posto da tempo a Questura e Prefettura dieci domande per sapere come funziona questa gestione, quante pratiche sono ancora ferme e per denunciare il modo in cui sono trattati i migranti. Lo abbiamo fatto pubblicamente davanti alla stampa, perché non si tratta di una questione privata. A queste domande non abbiamo avuto ancora risposta.

Per questo, dopo la giornata dei migranti che si è tenuta in piazza dell’Unità, uomini e donne migranti hanno deciso, insieme alla generazione on the move, di indire un presidio davanti la prefettura sabato 25 giugno, dalle ore 10: contro razzismo istituzionale e precarietà, per avere le risposte dalla Questura e Prefettura di Bologna.

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