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Un lieto fine. Da Brescia a Gradisca e ritorno

Quella di Malik è una piccola storia di sopraffazione e ingiustizia come ne accadono tante, tutti i giorni, nelle nostre città. Questa volta però c’è un lieto fine. Sabato 1 gennaio Malik viene fermato dai Carabinieri di Pontevico (BS). Con … Continua a leggere

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Lenzuola annodate

Brescia, sabato 18 dicembre. La vendetta dello Stato contro gli immigrati più attivi nella lotta contro la sanatoria truffa non accenna a placarsi: retate, fermi, deportazioni. Per fortuna non sempre le ciambelle riescono con il buco. Noureddine ed Andrei, fermati e portati al CIE di Modena, perché la loro domanda di regolarizzazione è stata respinta, sono stati liberati per un vizio di forma. Ascolta Noureddine e Andrej ai microfoni di radio Onda D’urto.
Immigrati e antirazzisti si preparano alle festività di fine anno annunciando che non ci sarà nessuna tregua natalizia. Sabato pomeriggio c’è stato un presidio davanti alla stazione e all’interno del centro commerciale “Freccia Rossa”.

Torino, sabato 18 dicembre. Presidio antirazzista in piazza Castello per parlare delle ultime lotte al CIE di Torino, delle rappresaglie a Brescia, di Eldhy lasciato senza cure e morto in una cella gelida… ossia dell’Italia al tempo dei lager. Si conclude con un giro informativo in via Garibaldi e poi al mercatino davanti al comune. Leggi qui il volantino distribuito per l’occasione. Ascolta l’intervista a radio Onda d’Urto di una compagna della Rete “10 luglio antirazzista”.

Malpensa, sabato 18 dicembre. Una cinquantina di persone hanno dato vita ad un corteo contro le deportazioni all’aeroporto di Malpensa. La polizia, presente in forze, non ha permesso ai manifestanti di entrare nel terminal. Un gruppetto armato di striscione e volantini è comunque riuscito a passare. I manifestanti hanno ricordato la vicenda di “Mimmo”, deportato per aver partecipato alla lotta degli immigrati bresciani. Un cartello invitava al boicottaggio delle compagnie che collaborano alle espulsioni. Qui trovi il volantino di indizione e qui puoi leggere un resoconto della giornata.

Milano, domenica 19 dicembre. Ci hanno provato in undici, ma solo quattro sono riusciti a riguadagnare la libertà, fuggendo dal CIE di via Corelli. Lenzuola annodate e poi e poi via, lontano.

Tante iniziative nell’auspicio che tante altre lenzuola si annodino, che cresca la solidarietà e la resistenza alla barbarie.
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Dopo la gru. Ancora una rappresaglia

Mohamed detto “Mimmo”, attivissimo nelle lotte degli immigrati bresciani, questa mattina è stato prelevato dalla cella di isolamento al CIE di via Corelli e condotto in aeroporto. A nulla sono valse le pressioni del suo avvocato e l’azione solidale degli antirazzisti milanesi che hanno occupato gli uffici aeroportuali di Egypt Air, la compagnia complice della deportazione.
Il volo, delle 14,05, è partito con a bordo il suo bottino di guerra. La guerra dello Stato italiano contro gli immigrati che alzano la testa. Continua a leggere

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Brescia: giù dalla gru. L’assedio, la trattativa, la deportazione, la dignità

Arun, Sajad, Jimi e Rachid decidono di scendere dalla gru dove erano saliti dal 30 ottobre. Sono le otto e mezza di lunedì 15 novembre: la pioggia, impietosa, scroscia da ore.
Le prime parole di Arun sono per gli egiziani deportati quello stesso giorno: “non abbiamo fatto nulla per loro, abbiamo fallito”. Dignità e forza nelle parole di un uomo rimasto su quella gru per 17 giorni, mentre l’assedio si stringeva, sotto la pioggia, al freddo, per 48 ore senza cibo né acqua.
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Bologna, Brescia, Torino. Cortei, cariche, arresti

Sabato 13 novembre, Bologna. Diverse migliaia di persone partecipano al corteo regionale contro la truffa della sanatoria colf e badanti, il permesso di soggiorno a punti, la Bossi-Fini, i CIE.
Sabato 13 novembre, Brescia. Il corteo indetto dalla “Rete antifascista bresciana”, aperto dallo striscione “Fuochi di resistenza” ha sfilato sino alle transenne piazzate dalla polizia per impedire di avvicinarsi alla gru. Qui è arrivata la notizia la notizia dell’ennesimo rifiuto alla richiesta di portare cibo e coperte ai quattro ragazzi lassù da 14 giorni: i manifestanti hanno provato a spostare le transenne, lanciato slogan e bottiglie contro la polizia. Il corteo è stato caricato con violenza per ben tre volte: numerosi i feriti. Cinque compagni sono stati fermati e altri tre arrestati.
Sabato 13 novembre, Torino. Un gruppetto di antirazzisti – solidali con le lotte dei migranti bresciani – fa un giro per il quartiere S. Salvario armato di striscione e megafono. Arrivano tre pattuglie di carabinieri e subito comincia un dialogo a suon di manganellate. Cinque compagni vengono portati nella caserma di via Guido Reni. Una trentina di compagni si raduna lì: in tarda nottata pareva certo li avessero arrestati tutti. Continua a leggere

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Brescia: cariche e fermi al presidio solidale

Lunedì 8 novembre. La polizia arriva in forze alle 6 del mattino per sgomberare il presidio solidale sotto la gru, sulla quale da sei giorni resistono sei immigrati in lotta contro la sanatoria truffa.
Violentissime cariche si susseguono per l’intera mattinata.
Numerosi i feriti e i fermati. Il centro della città è sotto assedio.
La violenza dello Stato in armi è la risposta di Maroni al grande corteo di sabato scorso. Continua a leggere

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Brescia. Siamo tutti sulla gru

Migliaia e migliaia di persone, tantissimi gli immigrati, hanno sfilato contro la sanatoria truffa, per il permesso di soggiorno, per la casa e la dignità dei lavoratori immigrati, ricattati ogni giorno da leggi che li vogliono schiavi sottomessi.
Partito da piazza della Loggia intorno alle 15,30 il corteo si è ingrossato lungo il percorso. Prima sosta sotto la gru, verso la quale è partita un’ovazione di sostegno. La polizia in assetto antisommossa si è schierata sotto per l’intero pomeriggio. Il corteo è poi proseguito sino alla stazione ferroviaria e dopo un lunghissimo giro è tornato alla gru, dalla quale ha parlato uno degli immigrati in lotta.
Un corteo molto vivo: tanti slogan, interventi, petardi a segnare un percorso che non si ferma certo oggi e lancia un segnale forte a quanti, un po’ ovunque, lottano contro l’ennesima trappola architettata da un governo che nega un futuro ai tanti che emigrano per avere un’opportunità di vita dignitosa. Continua a leggere

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Brescia. La polizia carica gli immigrati, in nove salgono su una gru. Un arresto

Sabato 30 ottobre. Il corteo contro la sanatoria truffa era stato vietato con il pretesto che in centro, ma in un’altra zona, c’era un raduno degli alpini. Un migliaio tra immigrati e antirazzisti è partito ugualmente: la celere di Padova ha caricato. Alla fine il bilancio è stato di 10 feriti e un arrestato.
Nove immigrati sono saliti su una gru del cantiere della metropolitana in piazza Battisti: sono indiani, pachistani, senegalesi, marocchini. Staranno là finché sulla questione della sanatoria colf e badanti non sarà aperto un tavolo di trattativa. Chiedono anche la riapertura del presidio permanente davanti alla questura, distrutto dalla polizia. Il vicesindaco di Brescia, il leghista Rolfi, ha approfittato delle cariche per mandare le ruspe a distruggere la baracca degli immigrati che, resistono con determinazione dal 28 settembre. Continua a leggere

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Brescia. “Se permesso non sarà, resteremo sempre qua”

Brescia, 14 ottobre. Oltre 500 immigrati hanno manifestato davanti al Municipio in piazza della Loggia per rispondere alle avvisaglie di sgombero del presidio permanente di via Lupi di Toscana. Il vicesindaco leghista Rolfi ha più volte insultato e minacciato gli immigrati in lotta contro la sanatoria truffa.
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Brescia. Abbiamo la forza

Brescia 4 ottobre. Non si ferma la lotta dei lavoratori immigrati contro la sanatoria truffa. Anzi. All’alba del 29 settembre il presidio permanente di fronte alla prefettura, in via Lupi di Toscana, è stato sgomberato violentemente dalla polizia in assetto antisommossa.
La risposta degli immigrati non si è fatta attendere. Sin dalla tarda mattinata hanno invaso le vie cittadine, con cortei spontanei e blocchi, riprendendo in serata il presidio.
Sabato 2 ottobre un corteo di migliaia di persone ha attraversato il centro storico.
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Brescia. Corteo e sciopero della fame contro la sanatoria truffa

Martedì 28 settembre, Brescia. In mattinata alcune centinaia di immigrati si sono dati appuntamento in piazza della Loggia, da dove sono partiti in corteo. Dopo una prima sosta in prefettura si sono rimessi in strada sino alla sede del Tar. … Continua a leggere

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