Venerdì 20 maggio c’è stato un nuovo presidio informativo del comitato Primo Marzo sui temi del lavoro migrante, dei CIE e delle lotte contro lo sfruttamento e la sanatoria-truffa.
Dopo aver attraversato il centro cittadino in precedenti occasioni, questa volta abbiamo deciso di fermarci a San Giacomo, uno dei quartieri di Trieste in cui la presenza di immigrati è più forte e radicata. Abbiamo distribuito centinaia di volantini ai passanti e messo in piedi un banchetto con materiale cartaceo, libri e caffè prodotto nelle comunità zapatiste del Chiapas.
Uno dei volantini distribuiti parlava dell’“apocalisse” paventata dal governo a proposito dell’arrivo in Italia dei profughi provenienti dalla Tunisia e di come questa serva in realtà ad alimentare ad arte paura e allarme sociale.
In realtà è allarme sociale per i tanti di noi, autoctoni o meno, che non arrivano alla fine del mese, per chi perde il lavoro a causa della crisi o più spesso delocalizzazione delle imprese in altri paesi, per chi non riesce a pagare l’affitto sempre più caro, per un ecosistema al collasso, per le nuove generazioni che, su entrambe le sponde del Mediterraneo, faticano a vedere un futuro.
Le altre foto della giornata: