Milano: 9 immigrati su una torre

Milano, 5 novembre. È cominciato tutto con un presidio solidale con gli immigrati bresciani che da una settimana resistono su una gru della metropolitana, dopo le cariche e la distruzione del presidio permanente contro la sanatoria truffa.
Poi anche a Milano la protesta è salita in alto. In 9 sono montati sulla torre Maciachini della ex “Carlo Erba”. In una lettera aperta diffusa in serata scrivono “Ci siamo stufati di essere trattati come bestie, sfruttati nei luoghi di lavoro per salari più bassi di quelli dei nostri colleghi, addetti ai lavori più duri e dequalificati anche se abbiamo lauree e professionalità alte, guardati sempre male se camminiamo per la strada o chiacchieriamo nelle piazze come se fossimo tutti delinquenti”. “Siamo ‘spremuti’ quando serve fare cassa da uno Stato che in cambio non ci dà nulla, nemmeno la dignità di essere riconosciuti come persone e non come stranieri. Per questo ora diciamo basta, chiediamo il rispetto che si deve a persone che lavorano, pagano le tasse, contribuiscono alla ricchezza del paese e al benessere di questa Italia. Chiediamo che venga concesso il permesso di soggiorno a tutti coloro che hanno partecipato alla sanatoria, che in quanto tale deve ‘sanare’ tutte le irregolarità precedenti, compresa la posizione di chi ha il reato di clandestinità”.
In serata è circolato un sms del Comitato Antirazzista Milanese: “portate solidarietà, cibo e sacchi a pelo”. La notte è lunga e fredda. Metafora reale dei tempi che corrono, nel giorno dell’ennesimo pacchetto sicurezza, che da il foglio di via alle prostitute e deporta i rom.

Aggiornamento al 6 novembre. Gli immigrati sulla torre, un cimelio della Milano industriale nel cuore di una zona popolare, sono decisi a resistere. In serata i solidali radunati sotto erano circa una cinquantina. Il presidio andrà avanti giorno e notte.

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