Cie di Gradisca: “E’ peggio di un carcere”

Frase vecchia anzi, ormai antica, e che risale a quando il lager è stato aperto. In questi anni oltre -e non poteva essere altrimenti- agli antirazzisti l’hanno pronunciata in molti: politici di ogni risma (anche quelli dei partiti che i Cpt li hanno voluti), sindacalisti, persino degli sbirri. Questa volta è il turno dei rappresentanti dell’Unione delle camere penali italiane che il 9 novembre hanno effettuato -per la prima volta in oltre sei anni-  una visita ufficiale al centro. Le cose uscite fuori sono purtroppo quelle che ben sappiamo da anni: tensione che si taglia con l’accetta, autolesionismi, psicofarmaci, nessuna attività ricreativa…

E i dipendenti continuano a non ricevere lo stipendio e quindi a protestare. La normale banalità di un lager modello.

Questa voce è stata pubblicata in C.I.E., cronache, gradisca. Contrassegna il permalink.