Torino. Occupata “obiettivo lavoro”. Domani corteo migrante

Torino, lunedì 28 febbraio. In mattinata una trentina di antirazzisti ha simbolicamente occupato per circa un’ora l’agenzia interinale “Obiettivo lavoro” di via Milano. Obiettivo lavoro fa intermediazione di colf e badanti per conto del Comune di Torino. Fuori, ben prima dell’apertura c’è una lunga fila di lavoratrici in attesa. Oggi è giorno di paga. La maggior parte sono straniere, ma non mancano le italiane. La povertà è senza frontiere.
In strada, davanti all’ingresso viene aperto lo striscione “Primo Marzo corteo antirazzista”, nell’agenzia echeggiano i ritmi della Samba Band.
I caporali dell’agenzia si dividono i ruoli: c’è quello buono e dialogante e quella irosa che inveisce. Le donne che entrano prendono i volantini, poche vanno via veloci, altre si fermano e chiedono, qualcuna ammicca complice.
Un’antirazzista spiega le ragioni dell’azione, ricorda il ricatto cui sono sottoposti i lavoratori e le lavoratici immigrate, l’indecenza del caporalato legale, che agisce in guanti bianchi ma fa girare veloce l’ingranaggio dello sfruttamento all’osso di colf e badanti.
Il caporale buono prova a interloquire, proclama la propria onestà, difende il proprio ruolo. Viene freddato da una lavoratrice che uscendo ci sussurra “gli chieda come mai loro intascano 11 euro l’ora e noi ne prendiamo cinque”. Quel sussurro, amplificato dagli antirazzisti, mette nell’angolo il caporale buono.
Riprende la samba con slogan e tamburi. Nel frattempo è arrivata la digos che si affanna a chiamare rinforzi. Quando arrivano i gipponi dell’antisommossa gli antirazzisti sono già nel cuore del mercato di Porta Palazzo, dove suonano, volantinano, fanno comizi volanti.
Martedì 1 Marzo – Corteo antirazzista – Alle 17 da Porta Nuova

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