Primo Marzo a Palermo. Un’occasione perduta

Martedì primo marzo si è svolto il corteo pomeridiano, indetto dal locale Comitato organizzatore, in occasione della giornata nazionale dello sciopero dei migranti. Una mobilitazione importante che, quest’anno, è stata dedicata in tutta Italia alla memoria di Noureddine Adnane, venditore ambulante marocchino che è morto proprio a Palermo il 19 febbraio dopo essersi dato fuoco in segno di protesta per i continui e vessatori controlli alla sua bancarella da parte dei vigili urbani. Purtroppo, siamo costretti a riferire che – nonostante il forte valore simbolico di una manifestazione organizzata proprio nella città in cui Noureddine è morto – in piazza sono scese poco più di cento persone.
Pochissimi gli immigrati, pochi gli italiani, assenti tutti i sindacati. E dire che, pochi giorni prima, davvero molta gente aveva partecipato al presidio antirazzista organizzato a una settimana dalla morte di Noureddine, proprio nel punto esatto in cui il ragazzo si era cosparso di benzina mentre i vigili urbani palermitani redigevano il solito, persecutorio verbale.
Un’occasione perduta, quella del primo marzo a Palermo, che fa riflettere sull’oggettivo stato di debolezza che sta attraversando il movimento antirazzista cittadino e sullo scarso radicamento delle lotte all’interno del tessuto sociale delle comunità immigrate. C’è ancora molto lavoro da fare, e non saremo di certo noi anarchici a tirarci indietro.
Leggi qui il volantino diffuso dal Coordinamento Anarchico palermitano

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